La psicomotricità può essere intesa come il modo specifico di “essere al mondo” dei bambini durante la prima infanzia: infatti, per crescere, i bambini hanno bisogno di esperienze significative che partano dal corpo. L’obiettivo della psicomotricità a livello educativo è quindi quello di sostenere lo sviluppo spontaneo del bambino, attraverso i suoi specifici strumenti di crescita: azione, interazione e gioco.
Attraverso la sperimentazione motoria e il canale corporeo, il bambino fa esperienze del mondo e costruisce significati. La psicomotricità permette di sperimentare, agire, conoscere e comunicare, costruendo in questo modo il fondamentale legame tra azione e pensiero nel bambino.
Attraverso le proposte di sperimentazione del materiale con il corpo e il movimento, il bambino fa esperienza dei propri confini corporei, di sensazioni tattili e di equilibrio-disequilibrio; scopre nuove modalità di spostamento; perfeziona abilità motorie; conosce nuovi significati in un contesto di relazione.
I bambini possono fare esperienza di uno “spazio” e un “tempo” dove esprimere liberamente il proprio bisogno di muoversi, scoprire, sperimentare. Tutto questo in un contesto di sicurezza, attraverso il gioco spontaneo e organizzato dall’adulto, che li porti ad una maggiore consapevolezza di sé stessi e del mondo, con attenzione alla creazione di uno spazio di ascolto e di comunicazione con l’altro.
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